Era già tutto previsto (o prevedibile)

Ci sono dei messaggi inequivocabili, che possiamo, dobbiamo imparare a decodificare per salvarci, come quando siamo in una statale e vediamo il segnale di stop o il semaforo rosso: fermarci ci salva la vita. Cambiare strada permette di sopravvivere. I messaggi che Filippo scriveva a Giulia sembrano quasi innocui, dettati dal desiderio di amore, protezione,Continua a leggere “Era già tutto previsto (o prevedibile)”

L’orsacchiotto di Filippo

La notizia che Filippo Turetta dormisse con un orsacchiotto suggerisce alcune riflessioni. L’oggetto transizionale (orsacchiotto) ha una funzione ed un ruolo ben preciso nella vita dei bambini: D. Winnicott, pediatra e psicanalista inglese, lo descrive così semplicemente nei suoi interessanti contributi scientifici. L’orsacchiotto simbolizza caratteristiche specifiche: ha un suo nome (bubu, baa, mamo…) ed èContinua a leggere “L’orsacchiotto di Filippo”

D’amore nessuno muore, Filippo

Siamo tutti a chiederci perché, Filippo, ben sapendo le risposte… ed in te un po’ ci identifichiamo, riconoscendo quella parte che non accetta le separazioni, lasciare andare, essere felici della felicità dell’Altro… quelle resistenze che un po’ sentiamo tutti noi maschi. Giulia non era più tua, e mai più lo sarebbe stata: il femminicidio èContinua a leggere “D’amore nessuno muore, Filippo”

Sé ideale e sé reale

Riccardo, un ragazzo di 26 anni, si è schiantato contro un platano la sera prima della (presunta) laurea in scienze infermieristiche. Ma non era prevista alcuna laurea il giorno dopo, solo la proiezione narcisistica di un ragazzo che voleva piacere ai genitori, agli amici, a se stesso… una morte che poteva sembrare un incidente, comeContinua a leggere “Sé ideale e sé reale”

Adriano

Adriano è morto più di dieci anni fa, cadendo accidentalmente da un dirupo di quelle piccole dolomiti che tanto amava, quelle montagne che conosceva come le sue tasche e che voleva percorrere, ripercorrere come se gli dessero energia, come a scoprirle ogni volta, sempre uguali, sempre diverse, come quando si desidera un abbraccio che riscaldaContinua a leggere “Adriano”

Quei bravi “ragazzi”…

In questi giorni si parla molto delle molestie sessuali avvenute durante la recente adunata degli alpini a Rimini. Vi sono posizioni polarizzate, di chi dice: “nessuno tocchi gli Alpini” e di chi vorrebbe sospendere le adunate per almeno due anni. Il problema, come sempre, è più complesso e non sta sul cappello ma sotto ilContinua a leggere “Quei bravi “ragazzi”…”

Don Renzo

Don Renzo è il parroco di un paesino di periferia del centro Italia. Fin da bambino ha desiderato diventare sacerdote, ed oggi, da adulto, è completamente “calato” nel ruolo: indossa sempre l’abito talare, chiede ai fedeli di rispettare le regole (almeno due ore di digiuno e confessione prima della comunione ecc.), predilige una funzione moltoContinua a leggere “Don Renzo”

Il bosco spezzato

La natura (ri)crea se stessa, in una danza continua di vita e morte; talvolta lo fa in modo “violento”, ed amorevolmente fa ricrescere ciò che è caduto, anche l’albero più forte, più alto. A volte ci spezziamo, rovinosamente, ma le radici rimangono piantate sulla terra e possiamo ricominciare a (ri)crescere. Guardare da vicino questi abetiContinua a leggere “Il bosco spezzato”

100 anni. Grazie ragazzi!

4 novembre. 650.00 non sono tornati, un milione di feriti, senza contare i traumi che si sono portati dentro per tutta la vita. Mio nonno Antonio (Toni) ogni volta che da bambino gli chiedevo di raccontarmi le sue “avventure” di soldato era pianto l’unica cosa che riusciva ad esprimere. Mi chiedo ora quante granate sonoContinua a leggere “100 anni. Grazie ragazzi!”