
In questi giorni si parla molto delle molestie sessuali avvenute durante la recente adunata degli alpini a Rimini. Vi sono posizioni polarizzate, di chi dice: “nessuno tocchi gli Alpini” e di chi vorrebbe sospendere le adunate per almeno due anni.
Il problema, come sempre, è più complesso e non sta sul cappello ma sotto il cappello. Il problema è sostanzialmente educativo, e riguarda in particolar modo i maschi. Occorre dirselo, occorre avere il coraggio di uscire dalla logica del branco, dal divertirsi sulla pelle delle donne, dal “non facciamo nulla di male”, dalle goliardate che ottengono solo di svalutare la donna in quanto tale.
Occorre che noi maschi ci ribelliamo a queste logiche ed osiamo nuove strade, che contemplino il rispetto dell’Altro e della “lunga penna nera che noi portiamo…”
Il vero problema è l’alcool. Tutti questi ragazzi e uomini son educati e gentili normalmente, ma sotto effetto alcolico diventano molestatori. Succede quello che succede in tanti pub italiani, appena si alza il gomito iniziano le conquiste e poi anche le risse, a volte, e questo è dovuto all’effetto degli alcolici, che servono per socializzare, ok, ma quando si beve troppo non si hanno più freni di alcun tipo. Quindi ritengo che sia un pò stupido negare i raduni. Andrebbe invece cambiata quest’idea che per divertirsi bisogna per forza ubriacarsi, cosa deleteria per tutti.
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L’alcol è solo un “innesco”, il resto lo fa una cultura di sottofondo machista e sessista. Sono atteggiamenti e gesti ingiustificabili con o senza l’alcol. Ci si può divertire anche senza ubriacarsi, anche senza denigrare, svalutare una donna in quanto tale…
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