
Sono perfettamente consapevole che non ho potuto restituirti che qualche brandello dell’amore che mi hai donato. Sono grande abbastanza per sapere che funziona perlopiù così, che un genitore si dona consapevole che è tutto gratuito, senza pretendere di essere ripagato, senza misurare i gesti, perché molti non li so e non li saprò mai. Mi auguro ci sia davvero qualcosa al di là, dopo la morte, dove poter ringraziare davvero, chiedere scusa, spiegazioni, riparare… deve esserci un’altra opportunità, un’ultima occasione per chiudere dei cerchi e trovare pace con se stessi, prima che l’angoscia del vivere ci divori, prima di aver consumato le lacrime, finito il percorso, chiuso il libro della nostra esistenza. L’amore a volte si moltiplica ed è in qualche modo un passaggio del testimone: da bambini riceviamo amore e poi lo offriamo come fosse una danza in cerchio dove è impossibile distinguere dove inizia o finisce, chi dona da chi riceve. Qualche uomo o donna ha la capacità di far lievitare ciò che ha ricevuto, per restituirlo o donarlo potenziato ed è così che va il mondo, è così che l’umanità evolve… è così che funziona l’amore.