4 novembre. 650.00 non sono tornati, un milione di feriti, senza contare i traumi che si sono portati dentro per tutta la vita. Mio nonno Antonio (Toni) ogni volta che da bambino gli chiedevo di raccontarmi le sue “avventure” di soldato era pianto l’unica cosa che riusciva ad esprimere.
Mi chiedo ora quante granate sono esplose attorno a lui, quanto orrore impresso nella sua mente e nell’anima di tanti contadini chiamati a combattere per un’Italia che non conoscevano, una guerra combattuta con armi moderne ma con tattiche del secolo prima: pochi grammi di piombo è il valore della vita. Oggi come allora.
Grazie ragazzi, vengo a trovarvi spesso, e sto sempre bene con voi, tra i piccoli e significativi ricordi che ancora affiorano dalla terra che spero vi sia sempre lieve.