Perdonami, ma non ti capisco

Ogni uomo arriva un giorno alla consapevolezza dell’incomunicabilità, trova il coraggio di dire ad una donna: non ti capisco.

Le nostre partner sono dei “misteri” complicati, equazioni da decifrare, a volte ci sembra che parlino una lingua così differente dalla nostra, forse incomprensibile…

 

Non capisco cosa significa avere tutti quei pensieri in testa, la capacità di riuscire ad organizzare gli impegni tuoi, di tutti i familiari e ritagliarti il tempo per un caffè con la collega. Io che allineo i pensieri in fila indiana e non vedo il secondo se prima non ho terminato il primo.

Non capisco il dolore del ciclo, questa gran rottura di palle fatto di assorbenti (ma quelle gocce nel pacchetto cosa significano?) e coppe mestruali, tampax e cazzi e mazzi vari… io che ho paura degli aghi e a 37.2 parte in automatico la modalità “sto morendo!”

Non capisco cosa significa avere un altro essere umano dentro, che inizia la sua vita rompendoti le palle con nausee e disturbi vari e che continuerà a farlo fino alla fine dei tuoi giorni: lui, lei, saranno la tua principale preoccupazione per i giorni che ti rimangono.

Non capisco la paura a camminare da sola in città, il fatto di avere occhi ed orecchie sempre aperti perché un pericolo può essere in agguato.

Non capisco il fatto di dover lottare per affermare la tua professionalità, nel mondo del lavoro tu sei prima una donna e poi una commercialista, io prima un commercialista e poi un uomo.

Non capisco i tuoi silenzi carichi di significato e le frasi che vogliono quasi sempre dire qualcos’altro, io che il silenzio significa assenza di tutto e che intendo dire esattamente quello che dico.

Perdonami, anche se so che già lo fai, le millanta volte che non ti capisco perché l’Amore è anche accettare queste aree di incomprensione.