
L’amore si consuma, come le suole delle scarpe quando cammini lungo le strade della tua esistenza, soprattutto in quelle piene di sassi: piano piano, senza rumore o segni evidenti l’amore lascia impercettibili brandelli di sé lungo il cammino.
L’amore si consuma, con l’attrito del tempo, inesorabilmente, nelle pieghe delle giornate uguali e dei silenzi, delle aspettative inattese e delle insopportabili manie.
Si consuma nelle povertà di ciò che siamo, nella tristezza che ci appartiene, nel delegare al partner la responsabilità del nostro benessere.
L’amore si consuma nei corpi che perdono energia e la voglia di stare assieme, nei sogni infranti e nei progetti arenati, nel desiderio di possesso o di controllo.
Forse per questo l’amore ha bisogno di molte cure e manutenzione, per durare almeno finché dura la vita, o almeno per sopravvivere a se stesso, sennò si sfalda come una zolla di terra arata ed evapora come l’acqua di una pozzanghera o si dissolve come nuvola in cielo… inesorabilmente. L’amore che dura ha bisogno di accettazione, di essere adulto, ché i principi e le principesse esistono solo nelle fiabe, ha bisogno di fatica e di resistere alla fatica, perché l’amore, lo sappiamo, si consuma.
rimane un mio pensiero…non si consuma l’amore si affievolisce come le suole lungo il cammino…si alterano gli equilibri ma se si innesca quel gioco di sguardi anche solo nello scoppiettio di un sorriso credimi quel le_game vale la pena di sciuparlo un pizzico
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