
La radice della parola psiche riconduce all’idea di ‘soffio’ come respiro vitale; presso i Greci Psiche designava l’anima in quanto originariamente rappresentata con quel respiro. Ritroviamo psiche come soffio anche nel libro della genesi, dove si narra che Dio dona la vita all’uomo soffiando su un simulacro di fango creato da lui stesso… e da quel soffio nasce la vita.
Non è vento che scompiglia i capelli ed alimenta il mare tempestoso ma un soffio lieve che silenziosamente fa cadere le foglie e accarezza l’erba dei prati, è quello che senti solo se chiudi gli occhi, se fai spazio nei pensieri e nello scorrere incessante di parole ed immagini. Quando senti che la tua anima ti appartiene, che non solo fa parte di te ma che è la tua essenza.
La parola Psiche ha assunto, negli ultimi due secoli, significati un po’ differenti: la incontriamo nei testi di psicologia oppure nei libri di filosofia, come se la “regina delle scienze” si limitasse allo studio della “sapienza” e delle riflessioni più profonde degli esseri umani.
Ma Psiche, nel concetto originario è ciò che anima la vita, il soffio vitale che rende vitali i nostri processi non solo mentali. Psiche è il respiro del mondo.
Quando studiavo greco alle superiori era una delle mie parole preferite ❤️
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