
A volte in autunno i pensieri si fanno più cupi, come se il tramonto, che si affretta sempre più, portasse via con sé i pensieri che si perdono nel buio, nelle notti fredde che si allungano e sembrano non finire.
Sento che ho avuto molti padri e molte madri; mi rendo conto che da ciascuno ho preso qualcosa e frammenti di queste persone trovano una loro specifica collocazione nel mio mondo interno, come foglie di tonalità e differenti colori adornano gli alberi autunnali, in una straordinaria e magica armonia.
Devo dire molti “grazie” a chi ha posato il suo sguardo amorevole su me, a chi ha teso la mano o dedicato del tempo, soprattutto in quei momenti in cui pensi di non meritarlo… ci sono adulti straordinari in grado di capire che basta una carezza, un incoraggiamento ed un sorriso, per cambiare il corso dell’esistenza… e così avviene.
Nella nostra storia di figlio e padre ci sono stati alcuni momenti spensierati, altri molto meno: avrei voluto conoscerti di più papà, ma la tua esistenza, dopo tutti questi anni, resta per molti versi ancora oggi un mistero, anche ora che sono grande e ti posso guardare con gli occhi di un adulto, del padre che sono diventato a mia volta. Buon compleanno!