
Martina è un’adolescente di 16 anni, fidanzata da uno, con un’attiva e gratificante vita sentimentale e sessuale. Guarda stupita ai suoi genitori, di più di cinquant’anni, alle loro tenere effusioni e si chiede come sia possibile amarsi, anche fisicamente dopo gli “anta”, oppure addirittura nella terza età.
Il sesso tra “anziani” è un tabù culturale che viene da lontano ma che rimane difficile da scalfire, come se la passione e la seduzione fossero appannaggio di corpi giovani e tonici, come se le rughe non avessero il fascino del tempo trascorso assieme, dei momenti difficili superati, delle piccole incomprensioni e dei momenti straordinari vissuti.
Come se invecchiare assieme non fosse quasi un miracolo, un atto di coraggio condito dalla fortuna ed un po’ di incoscienza.
Il nostro non è un mondo per vecchi ma è un mondo di vecchi e le luci “sparate” o i filtri che tolgono rughe ed imperfezioni alimentano deliri narcisistici e l’incapacità di accettare la realtà per come è, guardandola con lo sguardo di un adulto, magari con un sorriso o con ironia. Martina crescerà e vivrà anche nei prossimi anni un’attiva e gratificante relazione affettiva e sessuale. Un giorno guarderà con un sorriso all’adolescente che era e accetterà (glielo auguriamo) le rughe che attraversano il suo viso e la storia che ne raccontano.