Il video che in questi giorni sta spopolando relativo alla signora che urla e bestemmia (probabilmente con il marito) suscita, ad una prima “visione” stupore, forse ilarità.
Eppure, se lo ascoltiamo senza esserne semplici spettatori possiamo cogliere disperazione, rabbia, angoscia, emozioni distruttive che questa donna manifesta per il profondo disagio che vive nel rapporto con chi sta dall’altro capo del telefono.
La vita dentro le mura di casa spesso è un inferno, vi sono relazioni malate, distruttive, disfunzionali che rendono le persone profondamente tristi, ma anche esasperate, come lo è la donna ripresa per strada, che chiede insistentemente se le fettine di vitello sono di gradimento, altrimenti deve tornare al supermercato a comperare altro. Una donna che vorrebbe essere accondiscendente, ma che percepisce in sé una rabbia devastante, che agisce urlando disperatamente in strada.
Andare oltre al sorriso, al senso di pena, al giudizio frettoloso permette di entrare in contatto empatico con le persone… questa donna chiede aiuto e pochi lo capiscono, questa donna vorrebbe piangere, o forse non esistere, oppure essere dall’altro capo del mondo, dove trovare un po’ di serenità e di vita dignitosa.
Mi fa una gran tenerezza
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