
Molte persone si sentono sempre inadeguate, nel posto sbagliato, con la persona sbagliata, si percepiscono fragili ed insicure. Paradossalmente spesso si “agganciano” a persone che le fanno sentire una nullità, che ribadiscono la convinzione di non valere: è un “gioco” (quasi) senza fine, un loop da cui è difficile uscire. Ma da dove nasce tutto questo disagio, il non sentirsi mai all’altezza?
Da lontano, quasi sempre dall’ambiente familiare in cui siamo cresciuti, un ambiente che può essere incoraggiante (sei capace, sei bello/a, sei ok) oppure svalutante.
Vi sono alcune espressioni, tipiche delle situazioni svalutanti, che potrebbero sembrare innocue ma che hanno conseguenze pesanti:
– Potevi fare meglio (ma non pensi che questo sia già il meglio che posso dare/fare?)
– Sono delusa/o (quindi devo fare ciò che ti compiace? Sono io il responsabile della tua felicità? E come faccio a sopportare questo peso?)
– Non ti impegni abbastanza (cosa significa abbastanza? Devo fare di più? Ma quanto di più?)
– Sei la mia disperazione (sono io che ti rendo felice o triste? È per me un peso insopportabile! Sei tu mamma, papà, responsabile della tua felicità, non puoi addossarmi questa responsabilità!)
Ti riconosci in qualcuna di queste espressioni? Le usi, le hanno usate con te?