
Le situazioni si evolvono indipendentemente dalla nostra volontà, spesso ci troviamo dove mai avremmo pensato, sperato oppure soltanto immaginato. A volte vogliamo che la nostra vita percorra le strade che abbiamo stabilito, che le persone la pensino come noi, che accada ciò che abbiamo desiderato.
È una modalità che investe molta energia per direzionare noi, gli eventi, le persone in una direzione che ci rassicura, senza imprevisti, senza alternative che non siano state attentamente valutate ed approvate, in un mondo semplice, lineare…
È un retaggio che appartiene alla nostra infanzia, dove un presente stabile, rassicurante e prevedibile era coinditio sine qua non per il benessere individuale, per portare ordine dentro di noi. Diventando adulti, un mondo interno organizzato e coeso permette di pensare alla complessità, di affrontare i mille imprevisti dell’esistenza con la consapevolezza di farcela grazie ad una sufficiente autoefficacia; ma se la nostra psiche è disorganizzata, fragile, spesso in situazioni difensive, abbiamo bisogno che almeno il mondo “lì fuori” sia chiaro e lineare ed in bianco e nero.
Io voglio, io decido, io ho bisogno sono le richieste (deliranti) di adulti che non sono ancora diventati grandi, incapaci di guardare alla vita facendosi prendere per mano, di osare il nuovo, di abbracciare il diverso. Di andare oltre.
Il senso cambierebbe le intenzioni di un io vorrei, avrei bisogno mentre sul io decido ci sarebbe molto da lavorare.
Shera
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