
Ci sono cose che non sono oggetti, ma elementi pieni di te… oggetti soggettivi, li chiamano, quelle situazioni, quei ricordi che ti sono appiccicati addosso, che senti appartenerti come il respiro ed il profilo del tuo viso e che a volte devi lasciar andare, come ha fatto Rose con Jack nel film Titanic. Con la morte nel cuore.
Posizione depressiva è ciò che senti quando perdi qualcosa di molto caro, qualcuno di significante: un lutto da attraversare, necessario, una strada in salita, come in salita è il giardino di casa.
La vita è fatta di perdite, già nascere è perdere la situazione intrauterina paradisiaca che tutti abbiamo vissuto e poi un continuo smarrire e trovare, riorganizzarsi e ristrutturarsi, ed ancora lasciare andare ed incontrare, in una dinamica mai a somma zero.
Sono i “momenti di passaggio”, quelli in cui c’è un prima ed un dopo e quel dopo non potrà mai essere più come prima… al di là del fiume, oltre la montagna, nella riva opposta da cui non puoi più tornare indietro.
Non resta che raccogliere le poche cose, ché nulla ci appartiene e guardare davanti, dire un altro addio ed accogliere un nuovo cammino nella consapevolezza che abbiamo un cuore grande che può contenere molto, molti.
Spiegato benissimo… Grazie
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é un tiepido gomitolo che aggroviglio alle mani il mio passaggio tra le verniciature ingiallite dei ricordi,ora piano piano intraprendo un cammino fitto e appuntito in queste pagine ancora da scrivere. sto perdendo per strada molti volti a me cari,fa parte del bagaglio che custodisci a specchio nel tuo cuore. ma si procede
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