
Parco giochi di una qualsiasi città, una panchina su cui due bambine di circa undici anni hanno predisposto un “mercatino” per vendere i propri giochi e realizzare qualche spicciolo.
Matteo, un bambino di 4 anni si avvicina incuriosito e comincia ad osservare e toccare molti oggetti. Arriva ben presto la nonna, suggerendo di prendersi un gioco, ma da maschietto, mostrandogli le macchinine ed i robot… Matteo guarda stupito la moltitudine degli oggetti in esposizione chiedendo conferma alla nonna: ma questo è un gioco da maschio?
Perdonaci Matteo se costruiamo barriere alla tua visione pulita ed ampia delle possibilità, perdonaci se ti facciamo credere esistano davvero giochi da maschi e giochi che è inopportuno usare, perdonaci per seminare in te pensieri tossici, preparare il terreno ad una mascolinità unidirezionale, non darti la possibilità di scegliere di esercitare la tua sessualità come senti appartenerti, di chiuderti in cliché e stereotipi da cui un giorno tu (speriamo) vorrai, dovrai liberarti.
Ti auguro una vita piena di tutti i colori Matteo, di riempire la tua esistenza delle tonalità dell’arcobaleno, di mescolare i colori come fa la natura, di essere un uomo davvero libero, un maschio consapevole.
Bellissimo! Complimenti! Non è semplici liberarsi degli archetipi che soffocano le nostre anime, dovremo trovare sempre le forze di farlo: purtroppo non è facile!
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