Ciascuno di noi ha dentro sé uno o più “demoni” che ci (ri)chiamano costantemente alla nostra essenza più autentica, ci indicano la via per realizzarci… quando decidiamo di ascoltarli sappiamo bene cosa siamo chiamati a fare, ad essere, nell’ambito del lavoro, nelle relazioni affettive, familiari. Quando invece decidiamo di zittire il nostro demone questi trova delle vie alternative per cercare di farsi sentire, cerca nuovi linguaggi per chiamarci per nome, desidera entrare in contatto con noi guardandoci diritto negli occhi.
Vivere come se non avessimo una missione, immersi in un continuo presente significa allontanare il nostro demone, un tratto prezioso della nostra identità, portatore di vita ed energia, creativo, naturale, imprescindibile da quel benessere che scaturisce dal sentirci integri, consapevoli della molteplicità e complessità del nostro esistere.
Essere sintonizzati con se stessi è l’obiettivo imprescindibile, ascoltarsi e sentire ciò che si sente, dirsi ciò che si prova, comunicare le nostre emozioni senza distorcerle o negarle…
Soltanto così sapremo qual è il nostro demone ed assecondarlo riaccenderà la nostra gioia più autentica. Essere liberi. Essere noi.