Ciascuno di noi vive e percepisce la realtà (interna ed esterna) come IL mondo.
Eppure, mentre noi siamo imbottigliati nel traffico qualcuno è colmo di gioia per la nascita di un figlio, qualcuno dorme e sogna, qualcun altro piange la morte di un familiare.
Ci sentiamo al centro della nostra esistenza ma il mondo è davvero più grande di noi, e non siamo che granelli di sabbia in un turbinio di incontri, che il vento porta dove mai avremmo pensato di andare.
C’è un mondo, un’umanità che respira e si muove, un presente in continuo divenire, un cosmo che esiste anche senza di noi: se chiudi gli occhi puoi ascoltare il “respiro del mondo” che ti accoglie, che ti fa sentire parte di qualcosa di più grande, di immenso, di un’umanità che cammina e verso dove probabilmente non lo sa, della vita che scorre in te come strumento per arrivare lontano, molto più lontano di ciascuno di noi.
Siamo tasselli necessari di un enorme puzzle, facciamo la “nostra parte” per quei pochi giorni che ci è concesso di esistere, un ruolo unico ed insostituibile. Nessuno potrà mai essere o diventare il nostro tassello: abbiamo la possibilità di renderlo bello per il tempo di un raggio di sole rimanendo ad ascoltare il respiro del mondo.