J. Lacan, psichiatra e filosofo francese (1901-1981) già alcuni decenni fa ha sottolineato la differenza tra desiderio e godimento.
Le persone sono piene di desideri, di qualcosa che manca, di “vorrei”…, di “mi piacerebbe”… uomini e donne sono molto concentrati su ciò che vivono come mancanza piuttosto che sui doni che ricevono ogni giorno, regali come lo sono un sorriso, un tramonto, un abbraccio, una canzone che ci tocca il cuore…
Il desiderio ha bisogno di tempo per strutturarsi, di strada da percorrere (spesso in salita) e di farsi conoscere, di diventare amico ed alleato, di tenerci per mano.
Il godimento è spesso (ma non solo) l’apoteosi del desiderio, la sua fine.
Ci sono differenze sostanziali su come uomini-adulti e uomini-bambini vivono il rapporto con il desiderio ed il godimento.
Il bambino desidera tutto e subito, non da il tempo e lo spazio al desiderio, quando vuole qualcosa cerca di raggiungere il godimento prestissimo e senza tener conto delle esigenze degli altri, del fatto che il suo desiderio sia in antitesi con i desideri delle persone con cui si relaziona.
Io voglio, io ho bisogno… Io sento. Il mondo ruota attorno a loro, in un gioco di specchi in cui situazioni e persone rimandano un’immagine riflessa di sé, un ego smisurato che si nutre di richieste.
L’adulto invece non sente il bisogno di arrivare necessariamente alla soddisfazione di un desiderio, consapevole che la sua vita è per lo più già “ricca” di situazioni e persone che riesce a cogliere nella loro straordinaria normalità.
L’adulto vede davvero le persone e sente la bellezza dentro un fiore ed un ruscello ghiacciato, nei tramonti e nello sguardo di un amico.
Dove il “bambino” percepisce disagio oppure desideri irrealizzabili l’adulto si gusta il “qui ed ora” e la bellezza delle piccole cose.
M.C.
…dovrebbe, cerca e qualche volta l’adulto riesce a gustare il “qui ed ora”…
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In pratica mi rendo conto di quanto poco mi sappia comportare da adulta.
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La consapevolezza è il primo e necessario passaggio. C’è sempre tempo per ridecidere ed attivare l’adulto. Buon cammino, io tifo per te
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