Il “narciso” è una tipologia di maschio piuttosto diffusa, che sta trovando molto seguito nel maschio di questi decenni, è il “prodotto degenerato” della femminilizzazione del maschio e della società occidentale. Possiamo in qualche modo definirlo l’antitesi del guerriero, dell’uomo proiettato all’esterno e che combatte per valori come la libertà, la giustizia, la sopravvivenza.
Il Narciso è un uomo indubbiamente affascinante, molto seduttivo, è presente e coinvolgente, un uomo che si (pre)occupa per la donna che ama (?)…. Facile cadere nelle sue spire e sentirsi una privilegiata, una principessa, una donna al centro dell’attenzione. Peccato che in realtà il Narciso vede sempre se stesso riflettuto nelle persone che incontra, negli oggetti che sono parte di sé, che sono sé e dai quali non riesce ad allontanarsi.
Facile riconoscere un uomo che ha una parte “bambino” ancora molto presente e prepotente, il bambino che vuole tutto per sé, che vuole tutto e subito, che è al centro del suo mondo, che non è in grado di entrare in empatia con le persone, di condividere, di percepire qualcosa che non senta lui, dove il suo sentire è l’unico che conta.
Accettabile fino agli otto anni…. Dopo no.
Il Narciso annulla psicologicamente le donne che ama, fa in modo che pensino come lui, che lo adorino, che non possano fare a meno di lui, che dipendano da lui, costruisce un mondo perfetto con un ego grande come un pianeta dove lui, moderno “re sole” è al centro dell’universo: non sono ammesse amicizie al di fuori di lui, non sono permessi pensieri che non condivida, non sono tollerabili decisioni che non vengano da lui, che tutto sa, che tutto conosce, che tutto prevede.
Il narciso addormenta la mente, le forze e soprattutto l’autonomia delle donne che frequenta, beninteso più di una perché l’adorazione non è mai troppa, i “like” mai sufficienti, i “mi piaci” indispensabili come battiti cardiaci.
Ebbene, se qualche uomo si riconosce in questa descrizione è invitato a nascondere, almeno per una settimana gli specchi di casa. E di farlo ora.
Se una donna riconosce in questo articolo l’uomo che frequenta o con cui abita è caldamente invitata a spegnere immediatamente il computer e di prendere una valigia, infilare quelle poche cose che sono necessarie e di mettere tra lei ed il Narciso una distanza raggiungibile solo dopo cento anni luce di viaggio. Solo così potrà salvarsi e ricominciare a vivere.
Il narciso… se lo conosci, lo eviti!
Mauro Cason.