Qualcuno ha definito il web come un “acceleratore di particelle”, una realtà virtuale (che è un ossimoro –come copia originale– ma nessuno lo dice) in cui le persone, uomini e donne, esprimono il meglio ed il peggio di sé, amplificando in qualche modo ciò che sono, “luoghi” dove (ri)specchiarsi, cercare ciò che si desidera trovare, proiettare ciò che ci appartiene…
La facilità con cui in modo immediato e semplice si accede alla rete ed ai siti o app social è disarmante, basta un tocco sul nostro smartphone e si è in contatto, ma solo in teoria, con un numero illimitato di persone.
Proviamo a suddividere l’universo degli incontri sul web in categorie per districarci nel “mare magnum” di internet. Troviamo quindi:
- Social network in cui troneggia Facebook con i suoi 25 milioni di iscritti solo in Italia, a seguire (ma molto da lontano) Twitter, Google + ed altri minori
- Chat come il famoso Badoo, oppure it o ancora Speedychat.it
- App come Tinder e Snapchat o ancora Lovoo oppure Zoosk, semplici, immediati, dove avere un contatto subito, e magari un appuntamento già stasera.
- Siti specifici di “dating” che servono ad incontrare persone per instaurare una relazione amorosa, come il famoso Meetic seguito da Onedate, oppure Adultfriendfinder orientato ad incontri a scopo sessuale, o Ashley Madison che con la massima discrezione mette in contatto persone che desiderano un’avventura extraconiugale.
Le persone, gli uomini, si creano lì un avatar, un personaggio che in qualche modo rappresenta ciò che vorrebbero essere, ed il web diventa spesso il spazio privilegiato dove è davvero più semplice socializzare, un luogo dove solitamente gli uomini vi cercano l’amore, più spesso il sesso. Se vogliono un amico ce l’hanno già, ed è il compagno dell’asilo o delle scuole medie, al massimo del liceo, quello con cui giocano a calcetto, o vanno a pescare o con cui si guardano la partita della (stessa) squadra del cuore con una terrina di spaghetti alla carbonara, qualche birra e “rutto libero”.
Un’amica? E a che serve? E poi come si fa ad essere amico di una donna? L’amicizia tra uomo e donna è un mistero più oscuro del terzo segreto di Fatima. Meglio lasciar stare o non basta una Treccani per discutere e cercare di capire…
Il rovescio della medaglia è che con tutti questi sistemi è molto più facile controllare ed eventualmente pizzicare il partner che flirta con un’altra donna: il web lascia moltissime tracce, per non parlare dei “vecchi” sms, delle notifiche di WhatsApp, della cronologia dei siti web visitati… sono moltissimi infatti i divorzi che hanno come causa il web ed i social in particolare: alcuni avvocati divorzisti sostengono che social e app di messaggistica sono responsabili di più del 40% delle separazioni.
Specialiste nello scovare le “corna” sono, neanche a dirsi, più spesso le donne (anche over 50) che riescono a stanare i passi falsi tecnologici dei mariti o compagni, indovinando password, facendo screenshot delle conversazioni, reperendo foto e persino controllando i movimenti col Gps. Gli uomini, invece, hanno spesso (consciamente o meno) la “sindrome di pollicino” e non cancellano quasi mai messaggi e foto compromettenti”, anche se cancellare tutto può sortire l’effetto contrario, perché “una tabula rasa improvvisa è più sospetta di mille chat”… mai pensare di essere più furbo di una donna!