“Per me Eros non dorme in nessuna stagione: come il vento di Tracia infiammato di lampi infuria accanto ad Afrodite e mi riarde di folli passioni, cupo, invincibile, con forza custodisce l’anima mia …Eros mi scuote continuamente: dolceamara, invincibile belva”. (Platone)
Questa frase di Platone racconta con poche parole verità che solo i filosofi ed i poeti sanno cogliere nella loro profonda essenza. Ebbene sì, venendo subito al dunque i maschi sono “programmati” per penetrare, come i pesci lo sono per volare, gli alberi per cercare la luce, le auto per muoversi.
È così, Platone stesso, che pone le basi per il pensiero occidentale già 2500 anni fa, ci suggerisce che “l’amore Platonico” è un percorso poco praticabile, poiché Eros chiede continuamente spazio, luce, ossigeno, e lo stesso filosofo ci insegna che il dialogo, le emozioni, la spiritualità sono aspetti imprescindibili dall’esistenza di ciascun individuo, maschio compreso.
Ogni uomo trova quindi dei compromessi tra ciò che (di diritto) sente come spinta sessuale e ciò che la società “delle buone maniere” chiede di fare. Uomini e donne in fondo si sentono in profonda ed autentica intimità quando riescono ad amarsi in modo naturale e primitivo, senza le sovrastrutture culturali, senza un “giudice severo” che indichi ciò che è normale e ciò che non lo è, ciò che è lecito e ciò che non lo è. Vale sempre la regola che ciò che fa stare bene entrambi, di un benessere senza costrizioni o ricatti affettivi, è sempre ok.
Dare voce ed ascolto ai propri desideri (ma anche alle paure, al dolore, alla rabbia) diventa l’unica strada percorribile per trovare stabilità ed armonia, guardare in faccia le proprie emozioni, ascoltarle nella loro forza e dignità di esistenza permette di (ri)trovare equilibrio e direzionare questa energia verso un rapporto costruttivo con sé e con gli altri.
… dolceamara, invincibile belva.
Anche questo fa di un uomo un Uomo…